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Salute

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Non tutti sanno che…l’olio e il benessere

Molti sono i pregi nutrizionali dell’olio extravergine di oliva che ne fanno un alimento davvero adatto a tutte le età, anche per i giovani che cercano sempre di mantenersi in forma e al massimo delle loro energie. Ad esempio, la presenza di vitamina E, potente antiossidante, permette di contrastare i cosiddetti radicali liberi, considerati fra i responsabili dell’invecchiamento dell’organismo.

Ecco allora che l’olio extravergine di oliva diviene molto utile nella prevenzione delle affezioni cardiocircolatorie, cioè per contrastare l’insorgere delle aterosclerosi e il pericolo d’infarto. E’ fondamentale per bambini ed anziani perché limita la perdita di calcio osseo ed è molto digeribile, facilita l’attività epatica e regola l’attività intestinale.

Sia per la sua digeribilità che per il suo apporto di energia supplementare è particolarmente indicato per i giovani che praticano intensamente l’attività sportiva.

TABELLA NUTRIZIONALE DELL’OLIO EXTRAVERGINE D’ OLIVA
Calorie: 9 kcal per grammo (37kj per grammo)
Colesterolo: assente
Vitamina E: 0,2-0,3 mg per grammo
Grassi totali: circa 0,98 gr per grammo, di cui
Grassi saturi: 10-15%
Grassi monoinsaturi: 70-80%
Grassi polinsaturi: 5-8%

Brillat- Savarin, Dimmi ciò che mangi e ti dirò chi sei

“Dimmi ciò che mangi; ti dirò ciò che sei” sosteneva Brillat-Savarin, celebre gastronomo francese della fine del Settecento.
Alla luce delle moderne ricerche scientifiche, l’aforisma – ripreso in seguito dal filosofo tedesco Feuerbach, che affermava “L’uomo è ciò che mangia” – sembra oggi l’emblematica sintesi del rapporto tra uomo e natura, ma soprattutto allude in modo molto efficace alla stretta connessione esistente tra alimentazione e salute. Tutti noi ne siamo ormai consapevoli, anche se sopravvivono alcuni luoghi comuni che solo la scienza può aiutare a sfatare.

Olio extravergine d’oliva, un bene prezioso

A proposito dei benefici dell’olio extravergine, lo studio scientifico senza dubbio più importante si deve al ricercatore americano Ancel Keys, il quale insieme alla moglie Margaret a partire dal 1960 effettuò un’imponente indagine per mettere a confronto gli stili di vita e le abitudini alimentari di circa 13.000 persone, appartenenti a sette diverse nazioni, Italia compresa. I dati raccolti, pubblicati nel Seven Countries Study, dimostrarono che i grandi consumatori di grassi animali, residenti nei paesi dell’Europa Centro-Settentrionale o negli Stati Uniti, erano molto più a rischio di disturbi cardiocircolatori rispetto a coloro, come Italiani e Greci, abituati a consumare in prevalenza olio extravergine d’oliva.
Ricerche scientifiche successive hanno ulteriormente confermato la tesi Keys, contribuendo tra l’altro a chiarire come l’olio extravergine di oliva non sia affatto più grasso di quello di semi, poiché hanno entrambi lo stesso apporto calorico. Inoltre, grazie agli specifici metodi di estrazione e conservazione, l’extravergine possiede un elevato valore nutritivo dovuto alla presenza di acidi grassi monoinsaturi (quali l’acido oleico) e di componenti minori come i polifenoli, utili nel rallentamento dei processi di invecchiamento del nostro organismo e nella lotta contro i radicali liberi.
A norma di legge, l’estrazione dell’olio extravergine infatti viene effettuata esclusivamente attraverso processi fisici e meccanici (cioè senza interventi di natura bio-chimica) ed è proprio grazie al corretto uso di tali metodologie che le sue proprietà nutrizionali si mantengono inalterate. Questo non avviene invece per gli oli di semi, ottenuti tramite estrazione e raffinazione e dunque con l’utilizzo di sostanze chimiche, che riducono sensibilmente la presenza di antiossidanti.